02/02/2009

“Bene ha fatto il Sindaco di Lucca ad impedire l’apertura di nuovi ristoranti etnici e fast food nella cinta muraria della sua città. Non è una battaglia contro qualcosa o qualcuno ma a difesa del nostro territorio e della nostra agricoltura.” Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia commenta con alcuni giornalisti la delibera adottata dal comune di Lucca.
“Se i nostri ragazzi mangiano una fetta di prosciutto o di salame DOP, ha proseguito Zaia, oltre ad alimentarsi coltivano la cultura del loro Paese e del loro territorio. Abbiamo a disposizione 4500 prodotti tipici. Ognuno di questi rappresenta la cultura e la storia di un tratto del nostro paese. I nostri giacimenti culturali sono anche giacimenti enogastronomici.”
“Credo che in fondo il Sindaco di Lucca sia un mio allievo. Il filone, aggiunge il Ministro, su cui lavora è il mio. Ben vengano questo tipo di iniziative”. “E’ certamente possibile conciliare le esigenze dei ristoranti etnici, ha aggiunto Zaia, con quelle della nostra agricoltura. Basterebbe che i loro cuochi usassero i prodotti di prossimità che hanno a disposizione sul nostro territorio.”
“Non vedo perché, ha concluso il Ministro, non si possa preparare il riso alla cantonese con le nostre uova, il nostro prosciutto e una delle straordinarie varietà di riso che crescono nel nostro territorio. Perché non preparare il kebab con agnello, manzo o pollo delle nostre fattorie? Ne guadagneremmo tutti in salute sia per la bontà dei prodotti che, ha concluso, per il risparmio di carburante che ne deriverebbe. Non è possibile che per ogni caloria ingerita ce ne siano decine o addirittura centinaia bruciate per il trasporto”
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