19/05/2008

Nel rilevare che l’Esecutivo di Bruxelles -afferma la Cia- intende prevedere l’aperture delle al pollame americano previa un etichettatura che specifichi il trattamento subito e per un periodo di prova di due anni, la Cia esprime la propria contrarietà ad un tale orientamento. Ancora una volta gli accordi commerciali con il colosso americano vanno contro gli interessi dei consumatori.
Per l’Italia, che nel settore avicolo ha raggiunto l’autosufficienza nei consumi, la decisione potrà portare sul mercato produzioni a minor costo ed a minore qualità e salubrità. In questo senso diventa fondamentale che l’Unione europea -commenta la Cia- acceleri le decisioni per arrivare ad un’etichettatura che consenta di indicare e valorizzare il Paese di provenienza di tutte le carni che finiscono sulle nostre tavole.
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