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5 quintali di prodotti alimentari sequestrati in Toscana

Azione congiunta Corpo Forestale dello Stato, Polizia di Stato, Ispettorato Centrale per il controllo di qualità dei prodotti agroalimentari e Asl


18/05/2009

5 quintali di prodotti alimentari sequestrati in toscana I prodotti, 400 confezioni tra pasta, riso, latte, carne, pesce, sughi e legumi, erano scaduti, rietichettati con una nuova data di scadenza, con scritte in cinese, in francese e in inglese ma non in italiano o addirittura sprovvisti di etichetta. Un altro sequestro in nome della tolleranza zero, ha dichiarato, esprimendo la sua soddisfazione, il ministro Zaia

Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, Polizia di Stato, Ispettorato Centrale per il controllo di qualità dei prodotti agroalimentari e Asl hanno sequestrato in Toscana 5 quintali di prodotti alimentari provenienti dalla Cina e dalla Thailandia. I prodotti, 400 confezioni tra pasta, riso, latte, carne, pesce, sughi e legumi, erano scaduti, rietichettati con una nuova data di scadenza, con scritte in cinese, in francese e in inglese ma non in italiano o addirittura sprovvisti di etichetta. Altri prodotti invece erano derivati da animali e piante in via d’estinzione per i quali è vietato il commercio.

“Un altro sequestro in nome della tolleranza zero, ha commentato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia, il venticinquesimo dall’inizio del mio mandato. Altri campioni che metterò nel mio ‘frigo degli orrori’. Sono soddisfatto dei risultati ottenuti finora dalle attività di controllo condotte dalle Forze di polizia, ma allo stesso tempo rammaricato e, non posso non dirmi anche stupito, dell'irresponsabilità cieca di quanti continuano a vendere cibo avariato truffando i consumatori e mettendone a rischio la salute".

Il sequestro è avvenuto in seguito ad alcuni controlli di esercizi commerciali che ospitavano attività stoccaggio, confezionamento e vendita di generi alimentari nei Comuni di Firenze e di Sesto Fiorentino. Gli accertamenti compiuti dalla Asl, hanno consentito di verificare che le strutture erano prive dei requisiti strutturali necessari e abusive.

"Con la stagione della tolleranza zero, ha concluso Zaia, non vogliamo soltanto tutelare il diritto alla salute dei cittadini e il lavoro dei produttori onesti, ma anche contribuire a diffondere un maggiore rispetto e una migliore cultura della legalità, tanto più essenziale in un settore come quello dell'agroalimentare, che riguarda da vicino ognuno di noi".




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